Il Trento ci mette il cuore, ma in Serie B ci va il Rovato

Il Rovato accede alla Serie B. Lo spareggio di domenica scorsa ha premiato il XV di Paul Griffen che ha superato per 16-20 il Trento al quale va il merito di avere sempre tenuto in bilico la partita.

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Nello scontro decisivo contro i bresciani, andato in scena al Payanini Center di Verona con una foltissima rappresentanza di tifosi scesi da Trento, i gialloblù hanno pagato una partita tutta passata a inseguire gli avversari, rimasta in bilico sino alla fine. Sembenotti e compagni nel primo tempo hanno prontamente risposto alle due marcature del Rovato chiudendo la frazione sotto di un solo punto (11-12) e con tutto il secondo tempo da disputare. Una meta per parte in avvio di ripresa ha portato il punteggio al 16-17, diventato 16-20 per effetto di un calcio piazzato assegnato ai lombardi. Il punteggio da lì in poi non è più cambiato perché al Trento poco alla volta sono iniziate a mancare le energie per sfondare la linea difensiva dei rossoblù che nel finale hanno potuto controllare la gara e festeggiare la promozione.

“Una partita tirata fino alla fine - ha chiosato il coach dei trentini Massimo Soldani - fossimo usciti dal campo con una vittoria soldansnon avremmo rubato nulla. La maggior esperienza del Rovato e l’apporto dell’under 19 che ha aiutato molto la prima squadra hanno fatto la differenza, mentre noi abbiamo perso 4 giocatori nelle ultime 2 settimane e siamo arrivati un po’ a corto di fiato all’appuntamento: non avremmo mai pensato di concludere la stagione a giugno. Da parte nostra non abbiamo rimpianti, abbiamo giocato fino alla fine al massimo delle nostre possibilità, i giocatori hanno dato tutto e anche di più in una partita tesa ed equilibrata fino alla fine. Non è andata come speravamo ma lo sport è anche questo e siamo contenti così. Voglio ringraziare il pubblico perché la tribuna dell’impianto veronese per tre quarti aveva i nostri colori e non ho mai visto un entusiasmo del genere attorno al rugby. Ora bisogna digerire il risultato e riposarci un attimo perché abbiamo dato veramente tanto”.

Un risultato che non oscura minimamente quanto fatto di buono dallo scorso ottobre. Il Trento ha chiuso il Girone Promozione in testa alla classifica con 57 punti, frutto di 11 vittorie e 3 sole sconfitte (Rovato, Calvisano e Bassano tutte lontane dal capoluogo e tutte per pochi punti), la miglior difesa con 226 punti subiti e il quarto miglior attacco. L’impianto di via Fersina è diventato ostico per tutti; se si eccettua la sconfitta (ininfluente) contro il Pordenone dello scorso novembre, bisogna risalire a febbraio 2020 per scovare un avversario in grado di superare i trentini. Allora fu il Botticino a imporsi per 22-28. Una stagione da incorniciare, in definitiva, cui soltanto un Rovato altrettanto eroico ha impedito di farla divenire leggendaria. “Una stagione indimenticabile e molto difficile - conclude Soldani - siamo capitati nel girone per la promozione con squadre molto attrezzate e arrivare a disputare lo spareggio e giocarcelo fino in fondo è stato quasi un miracolo per noi, significa davvero molto. Merito del lavoro che hanno fatto i ragazzi con dedizione e sacrificando il loro tempo libero. Una stagione positiva non fosse altro per il clima di serenità e di gruppo che si è creato all’interno del club. Siamo cresciuti in tutte le categorie, sia nel minirugby sia tra le juniores, quindi va bene così, prima o poi il risultato arriverà; basterà proseguire a lavorare con questa fiducia nei nostri mezzi”.

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