Il miglior arbitro del torneo? E' Trentino. E per la precisione Davide Trevisan, eletto miglior direttore di gara a margine della manifestazione. La spedizione della rappresentativa trentina al Trofeo Coni si è chiusa con un soddisfacente sesto posto, ma quel che conta è l'esperienza che i nove ragazzi - lo stesso Davide Trevisan, Matteo Bertolini, Riccardo Mattei, Sebastiano Eccheli, Tommaso Pederzini, Elia Manicotti, Pietro Cavallo, Christian Pintarelli e Roberto Pintarelli - hanno potuto fare confrontandosi con altri under 14 provenienti da tutt'Italia. Il coach Omar Lai ci racconta il weekend di gara.
"Dal punto di vista sportivo sono contento - racconta Omar -. Siamo partiti senza aspettative, ci premeva di più la partecipazione come selezione provinciale, visto che siamo presenti al Trofeo Coni solo dallo scorso anno. Abbiamo iniziato bene vincendo contro Umbria, poi abbiamo perso di misura con Lazio e Toscana. In serata abbiamo giocato con Piemonte e Calabria facendo un'ottima figura. Rimane solo un pizzico di rammarico per la partita contro la Sardegna, eravamo avanti 9 a 3 e alla fine abbiamo pareggiato. Avessimo vinto saremmo arrivati primi, invece siamo arrivati pari merito con altre 5 squadre e la differenza mete ci ha penalizzati. Va bene così. Competere al livello di regioni con più atleti e più tradizione della nostra è un grande orgoglio”.
I ragazzi come sono stati selezionati?
Non ho avuto modo di vedere prima i ragazzi, ma li ho visti all'opera soltanto in spiaggia nel primo allenamento il primo giorno in cui siamo scesi a Senigallia. La stagione ancora non è iniziata e ho così chiesto alle 5 società che svolgono attività giovanile di mandare i ragazzini più meritevoli ed educati, che la passata stagione sono stati più presenti agli allenamenti, che hanno dimostrato più rispetto per le regole e gli avversari, non mi interessava la tecnica individuale. Abbiamo ricevuto complimenti da tutti per il comportamento esemplare dei ragazzi, addirittura erano gli unici che a fine partita si fermavano in campo per raccogliere e buttare tutte le bottigliette vuote, anche quelle degli avversari, senza che nessuno glielo chiedesse”.
E nei confronti dell'arbitro?
Il bello è che l'arbitro non c'era. O meglio c'era ma non era mandato dalla federazione. La bellezza di questa manifestazione era costituita dal fatto che gli arbitri erano i ragazzini stessi, ovviamente non dirigevano le partite della loro rappresentativa, ma quando non giocavano si occupavano di arbitrare una delle partite in calendario. Alla fine del torneo Davide Trevisan è stato eletto miglior arbitro del torneo, al punto che invece delle 7 partite previste ne ha dirette oltre 10.
Un fine settimana da ricordare.
Per loro è stata un'esperienza pazzesca, si sono a dir poco divertiti, ma quello che più conta è stata l'aggregazione. Scendendo dal pullman una volta tornati, si sono messi a giocare tutti assieme, non volevano più tornare a casa. Ora faremo, forse il Trofeo Caligiuri, a inizio febbraio, dovremo però valutare la partecipazione in quanto in quel periodo le società sono in piena attività e difficilmente si priveranno dei loro giocatori. Per il futuro spero di poter effettuare raduni più spesso, magari un allenamento tutti insieme, sia quelli che hanno partecipato sia quelli che non potevano essere qua. Saranno il futuro del rugby trentino e sostituiranno chi oggi gioca in prmia squadra. Per il presente invece voglio ringraziare tutte le società per il lavoro svolto, il presidente della delegazione trentina Fabio Pavanelli e Francesco Grosso per l'opportunità concessami, le società di provenienza dei ragazzi e ovviamente tutti i loro genitori che li hanno seguiti e incitati anche da casa”.